L'Ultima by Marilena Barbagallo

L'Ultima by Marilena Barbagallo

autore:Marilena Barbagallo [Barbagallo, Marilena]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9786050359398
pubblicato: 2015-02-21T23:00:00+00:00


Capitolo quindicesimo

Lontano da quel giacinto di effimera morte la foschia sfumava dissolvendosi e il sereno prendeva il suo spazio scortato dalle nitide sfumature dell’aurora che avanzava. Ancora timido il sole si affacciava irradiando il cielo delle sue più calde sfumature che, sovrapponendosi all’affievolito viola, imperavano mostrando l’arrivo di un nuovo mattino. Il pungente odore di asfalto irrigato dalla cessata pioggia, si mischiava al fresco profumo dell’alba e se fuori tutto si colorava, tra le mura del palazzo Grimaldi Torre, il nero si diramava come una macchia incessante in attesa del risveglio della nuova anima da intingere. Eva si diresse alla finestra, scorse il busto cautamente al di là delle veneziane e, tirandole verso l’interno, serrò gli infissi. Fuori un nuovo giorno iniziava e dentro un giorno finiva e i vampiri andavano a dormire. Si stese accanto a Zac, trovare il sonno le era impossibile, ignorare quella situazione e riposare le sembrava innaturale. Si rialzò, camminò avanti e indietro in quella stanza che era stata testimone di tanto amore, di gioia e ora di tanto orrore, e attorno a lei ogni cosa sembrava parlarle e contornare perfettamente lo stato d’animo percepito: la cupezza degli arredi, il marrone fitto della cassettiera in legno, la carta da parati ingiallita e strappata agli angoli della stanza, quel vecchio quadro cupo risparmiato dai saccheggiatori del passato e il tappeto persiano che sembrava sprofondarle sotto i piedi da un momento all’altro, pronto a risucchiarla negli abissi della desolazione. Se quei muri avessero parlato, le avrebbero sussurrato ma che hai fatto? e quasi sentiva le pareti bisbigliare contro di lei, pungere la sua anima con giudizi, mentre continuava ad attendere quel risveglio che ancora tardava ad arrivare. I suoi occhi gonfi e stremati dal pianto erano il ritratto della devastazione, promise a se stessa che avrebbe fatto di tutto per rendere meno dolorosa la dannazione di Zac e che lo avrebbe reso un vampiro esemplare, il migliore fra tutti. Passò dinanzi all’antica specchiera dalla bordatura barocca e dorata, la sua immagine si rifletteva sfocata come soggetto di una visione, ma non cera finzione, tutto era reale, era lei davanti allo specchio giudicatore, e pensò a cosa avrebbe provato Zac rivedendosi uguale ma cambiato, scoprendo in quello stesso specchio il più sincero giurato.

Si chinò ancora una volta verso il corpo gelato del suo amore, fondando le sue labbra su quelle inerte e violacee, le baciò con dolcezza, mentre un’ultima goccia scivolò dai suoi occhi cadendo anch’essa come un bacio sulla fredda guancia. Come d’incanto, la goccia, figlia di quel pianto, destò quella carne. Le labbra di Zac vibrarono e il principe ruppe quel sonno mortale schiudendo le palpebre e annunciando i suoi nuovi occhi. Il nuovo Zac si era risvegliato e la sua ultima immagine in vita mortale, era ora anche la prima della vita immortale. Il volto di Eva si riempì di luce e di colpo la sua pelle si stese naturalmente a formare il disegno della gioia in viso. Si abbandonò al suo petto, lo strinse



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.